mercoledì 15 settembre 2010

Le parole del sindaco di Mantova, Nicola Sodano

La ricostituzione della Compagnia del Preziosissimo Sangue, dopo cinquant’anni di oblio, è un segno. Un segno da interpretare in senso devozionale ma anche in un’ottica secolare, rappresentandosi autorevolmente come espressione sincera di una ritrovata volontà di recuperare i caratteri e le tradizioni più vere della nostra comunità. C’è un dibattito che, con alterne fortune, agita il mondo politico e sociale: quello sulle radici giudaico-cristiane dell’Europa, soprattutto a fronte delle problematiche sollevate oggi dai grandi fl ussi migratori anche in termini di rapporti interconfessionali. In un simile contesto, la Confraternita meritoriamente assume un ruolo importante nella conservazione e nella valorizzazione della nostra storia e del nostro patrimonio identitario, gettando un ponte tra la comunità cristiana e la città intera. Viene naturale richiamare l’esperienza di Weingarten, dove laici e credenti condividono nelle cerimonie dell’Ascensione un momento di intensa partecipazione collettiva; nell’omaggio alla preziosa reliquia custodita nei Sacri Vasi, anche Mantova auspicabilmente è chiamata a ritrovare sempre più, nel mutuo rispetto di credenti e non credenti, lo spirito gioioso e aggregante di una consapevole celebrazione corale.
Al Priore e ai membri della Confraternita, dunque, nel momento in cui assumono l’onore e l’onere di dare nuova linfa e vigore a una tradizione millenaria, sono lieto di esprimere un sentimento di riconoscenza a nome dell’intera comunità mantovana.

Nicola Sodano
Sindaco di Mantova