venerdì 17 settembre 2010

Le parole di don Ulisse, assistente spirituale della Compagnia

Il ricostituirsi della “Compagnia del Preziosissimo Sangue” offre alla comunità cristiana mantovana una preziosa opportunità: ricollegarsi, con rinnovata consapevolezza, al segno fondante della propria storia. Non solo nel senso – che potrebbe rimanere esteriore – di recuperare una tradizione interrotta, ma anzitutto di riandare al signifi cato di quello che la reliquia è e
rappresenta. Se il riferimento è al Cristo che dona se stesso sul Calvario, far parte della “Compagnia” significa immettersi in un percorso spirituale esigente. È questo precisamente ciò che defi nisce lo “Statuto”, approvato dal vescovo, quando indica gli obblighi morali dei componenti la “Compagnia”: formazione spirituale permanente, preghiera, sacramenti, opere di misericordia sia spirituali sia corporali.
Si tratta di indicazioni forti, nel preciso senso che non propongono un generico devozionismo, sia pure riferito alla più insigne di tutte le reliquie, ma ne ricollegano la venerazione al mistero pasquale e alla dinamica battesimale della vita di ogni credente. Il compito di assistente spirituale, al quale il Vescovo mi ha chiamato, è solo un modesto e fraterno accompagnamento affinché l’esperienza laicale della “Compagnia” possa onorare e testimoniare la splendida intuizione che la lega all’amore del Cristo, il cui sangue è versato per noi e per tutti.

d. Ulisse Bresciani
Parroco di S. Andrea - Assistente spirituale della Compagnia

giovedì 16 settembre 2010

Le parole del Priore, Giorgio Saggiani

Dopo decenni di oblio, rinasce la “Compagnia del Preziosissimo Sangue di Cristo” in Mantova e questa è una notizia che suscita gioia da un lato e induce a riflessione da un altro. Rifl essione perché questa città possiede una delle Reliquie più preziose della storia cristiana e perché tale Reliquia è uno, se non il primo, degli elementi fondanti della nostra identità locale. Questo Sangue è oltretutto veicolo di contatto con tanti popoli e comunità diverse, in Italia, come all’estero: Sue porzioni sono a Weingarten, a Roma, a Parigi, probabilmente a Modena, e ancora dobbiamo indagare su molte altre realtà. Tutti ciò Lo rende ancora più prezioso ed ecumenico.
Attorno alla Reliquia deve perciò ritrovarsi l’intera comunità mantovana nel segno di una continuità con la tradizione, ma anche alla luce, come ben dice Mons. Vescovo, del Concilio Vaticano II che suggerisce di “non cancellare valori ed esperienze plurisecolari, espressione di fede e della pietà popolare cristiana, ma di purifi carli e rinnovarli alla luce della Parola, della Tradizione della Chiesa e dell’autentica spiritualità liturgica, particolarmente eucaristica”.
Con questo spirito ci mettiamo in cammino, comunità di fedeli, nel segno del Sangue di Cristo risorto, per onorarlo ogni giorno nei Sacri Vasi, per riconsegnarlo alla venerazione dei mantovani e per diffonderne la conoscenza a tutte le realtà diocesane d’Italia. Nell’agire di ogni giorno in favore dei più deboli e dei più poveri, nello spirito di servizio ai luoghi ove il Preziosissimo Sangue è custodito, nella ricerca di una rinnovata alleanza con l’intera comunità mantovana si possono identificare perciò i cardini dello spirito con il quale la Compagnia si muove.
Speriamo di darle vita futura proficua e luminosa per una crescita sempre più consapevole e cristianamente orientata dei nostri confratelli e di quanti ad essa si avvicineranno.

Giorgio Saggiani
Priore della Compagnia del Preziosissimo Sangue di Cristo in Mantova

mercoledì 15 settembre 2010

Le parole del sindaco di Mantova, Nicola Sodano

La ricostituzione della Compagnia del Preziosissimo Sangue, dopo cinquant’anni di oblio, è un segno. Un segno da interpretare in senso devozionale ma anche in un’ottica secolare, rappresentandosi autorevolmente come espressione sincera di una ritrovata volontà di recuperare i caratteri e le tradizioni più vere della nostra comunità. C’è un dibattito che, con alterne fortune, agita il mondo politico e sociale: quello sulle radici giudaico-cristiane dell’Europa, soprattutto a fronte delle problematiche sollevate oggi dai grandi fl ussi migratori anche in termini di rapporti interconfessionali. In un simile contesto, la Confraternita meritoriamente assume un ruolo importante nella conservazione e nella valorizzazione della nostra storia e del nostro patrimonio identitario, gettando un ponte tra la comunità cristiana e la città intera. Viene naturale richiamare l’esperienza di Weingarten, dove laici e credenti condividono nelle cerimonie dell’Ascensione un momento di intensa partecipazione collettiva; nell’omaggio alla preziosa reliquia custodita nei Sacri Vasi, anche Mantova auspicabilmente è chiamata a ritrovare sempre più, nel mutuo rispetto di credenti e non credenti, lo spirito gioioso e aggregante di una consapevole celebrazione corale.
Al Priore e ai membri della Confraternita, dunque, nel momento in cui assumono l’onore e l’onere di dare nuova linfa e vigore a una tradizione millenaria, sono lieto di esprimere un sentimento di riconoscenza a nome dell’intera comunità mantovana.

Nicola Sodano
Sindaco di Mantova

martedì 14 settembre 2010

Benvenuti nel blog

Questo blog è a supporto della comunicazione interna ed esterna della Compagnia. Chi volesse pubblicare un contributo potrà trasmetterlo al Priore, che si farà carico dell'eventuale pubblicazione.